Possiamo gestire l’epilessia?
L’epilessia è una patologia frequente nei cani.
In questo articolo vedremo che cos’è l’epilessia, quali sono le cause, i vari tipi di manifestazioni e che risultati possiamo ottenere con la terapia
Prima di iniziare una distinzione importante tra crisi epilettica e epilessia
La crisi epilettica è un sintomo dovuto a diverse cause.
L’epilessia è una patologia del sistema neurologico che è caratterizzata da crisi epilettiche ripetute nel tempo.
Perché è importante questa distinzione?
Lo è perché, se il vostro cane presenta una crisi epilettica, si dovrà indagare quale sia la causa per impostare una terapia adeguata, naturalmente diversa a seconda della causa.
Quali sono le possibili cause di una crisi epilettica?
- genetiche
- neoplastiche,
- malattie infiammatorie/infettive (cimurro),
- vascolari (ictus),
- degenerative,
- traumatiche
Ecco, quindi, l’utilizzo di esami diagnostici diversi per scoprire nel cane colpito da crisi epilettica quali di queste cause l’ha determinata
Andiamo ora a vedere qual è la manifestazione classica della crisi epilettica.
Riconoscere queste fasi è importante per prevedere in anticipo l’insorgenza della crisi e quindi attuare tutte le azioni possibili per aiutare il nostro amico a quattro zampe.
Le fasi sono generalmente tre:
Fase prodromica: può esserci o non esserci; può durare diverse ore. L’animale è irrequieto, cerca il proprietario, si comporta in modo diverso.
Altri sintomi possono essere vocalizzi continui, urinazione frequente, vomito
- Ictus o fase ictale: fase della crisi, delle contrazioni. Dura poco, da pochi secondi fino a 3 minuti max. Se si va oltre ai 5 minuti è lo stato di male epilettico.
In questa fase facciamo attenzione che il nostro animale non si faccia male durante le contrazioni.
Lo mettiamo in sicurezza (es cuscino sotto la testa, zona dove non sbatte contro strutture che potrebbero causargli traumi) e non cerchiamo di metter le mani in bocca per estrarre la lingua, è una manovra inutile per il cane e potrebbe portare dei traumatismi alle nostre dita.
- Fase post ictale: da alcuni minuti ad alcune ore.
L’animale può non essere normale con presenza di deficit:
- cecità,
- non riconosce le persone,
- può essere aggressivo,
- va a sbattere,
- ha dei movimenti non coordinati
Attenzione in questa fase!
La gravità di queste crisi è dovuta alla durata ma anche alla frequenza con cui si presentano
Le CRISI EPILETTICHE secondo la FREQUENZA vengono definite:
- Singole quando sono ad una frequenza superiore alle 24 ore.
- Cluster di crisi sono più crisi in un giorno, già due crisi in 24 ore sono considerate cluster.
- Stato di male epilettico che viene definito come crisi che non si fermano e continuano.
Cosa possiamo ottenere con la terapia?
La terapia ha come obiettivo la riduzione del numero e dell’intensità delle crisi.
Raramente otteniamo la completa remissione delle crisi.
La terapia va attuata per tutta la vita del cane
Quando si inizia la terapia?
Dipende da:
- frequenza nel tempo e qui teniamo conto della distanza fra una crisi e quella successiva
- numero di crisi già avvenute
- presenza di fase post-ictale
Sarà il vostro veterinario che, considerando il quadro completo, vi suggerirà di iniziare la terapia e quale farmaco/ farmaci utilizzare
In alcuni casi si parla di insuccesso terapeutico….
L’insuccesso terapeutico è descritto come una riduzione della frequenza delle crisi epilettiche inferiore al 50%.
Le ragioni possono essere diverse:
- diagnosi sbagliata, da qui l’importanza di:
- un resoconto preciso del proprietario di quanto successo (se possibile filmare le vari fasi con telefonino),
- eseguire tutti gli esami diagnostici consigliati dal vostro veterinario
- scarsa compliance del proprietario che quotidianamente deve somministrare il farmaco.
Non sempre il cane è collaborativo nella somministrazione della terapia.
In questo caso il proprietario dovrà riferire al veterinario le difficoltà incontrate per trovare una soluzione a questo problema.
La terapia eseguita in modo continuativo è alla base del successo della stessa
- dosaggi inadeguati, non sempre la dose somministrata nella fase iniziale è quella corretta, variano da animale ad animale.
- In questo caso anche gli eventuali periodici controlli che determinano la quantità di farmaco presente nel sangue sono importanti.
- epilessia refrattaria
Abbiamo quindi visto che la crisi epilettica:
- è dovuta a cause diverse
- si manifesta con fasi diverse
- la terapia riduce l’intensità e la frequenza delle crisi, ma difficilmente le elimina completamente
- è importante documentare al veterinario le fasi della crisi epilettica
- eseguire tutti gli esami diagnostici consigliati dal veterinario
e dopo… tutti questi problemi vediamo quanto il nostro amico fa bene alla nostra salute:
AVERE UN ANIMALE FA BENE ALLA SALUTE! LO DICONO GLI SCIENZIATI..