COME ALIMENTARE IL CANE SPORTIVO
In questo articolo vedremo come e quanto va alimentato il cane sportivo a seconda della quantità e del tipo di attività sportiva che svolge.
Partiamo con dei concetti di base, utili a capire perché, un’alimentazione adeguata, è utile nel cane sportivo e come:
calcolare la quantità
il tipo di nutrienti
necessari a seconda del tipo di attività svolta.
Il risultato atletico è dato dalla somma dell’interazione tra genetica, allenamento e alimentazione.
Molto spesso lo studio della genetica e l’allenamento sono una componente importante nel lavoro dell’allenatore e addestratore, mentre l’alimentazione viene sottovalutata.
L’aspetto cardine nell’alimentazione di un cane sportivo è stabilire la quantità di apporto energetico giornaliero.
Non voglio propinarvi formule magiche, difficile da applicare o non adatte alla vostra attività, ma darvi i concetti generali da applicare, poi eventualmente assieme ad un’alimentarista potrete formulare la dieta adatta al vostro cane.
Una prima suddivisione, sicuramente incompleta, delle varie attività e della quantità di energia da fornire in più.
Attività come Agility, obedience, disc dog eccetera hanno bisogno di un basso incremento di energia.
In questo caso è importante anche quando fornire questa energia: questi generalmente abbisognano di circa un 10% in più di energia il giorno della gara.
Attività in cui la quantità di energia richiesta in più è più alta rispetto alla precedente, sono ad esempio:
la caccia con un’attività che dura meno di tre ore,
sleddog con percorsi inferiori ai trenta chilometri,
attività del cane con utilizzo di pecore,
oppure altre attività meno diffuse come la bikejoring o il carting sotto i 10 chilometri.
Attività che richiedono elevate quantità di energia da apportare alla dieta sono le attività precedenti dove la durata o la lunghezza del percorso è maggiore, ad esempio, caccia per più di 3 ore o sledogs per più di 30 chilometri.
Per puro esempio, utile a darci un’indicazione di massima, il fabbisogno energetico di mantenimento (MER) per un cane che cammina al guinzaglio per meno di un’ora la giorno è di:
MER= 95 kcal x (kg di peso ideale )0,75
All’ aumentare dell’attività aumenterà il valore iniziale che da 95 si porterà a 110 0 125
Non solo il corretto apporto energetico, ma anche la fonte da cui proviene l’energia sono determinati per una buona performance:
- Carboidrati per sforzi brevi
- Lipidi per sforzi fisici di lunga durata
- Proteine hanno un ruolo minimo come fonte di energia, il loro ruolo è prevalentemente plastico, cioè di ricostruzione della componente muscolare
Vediamo ora il ruolo dei vari nutrienti in modo più approfondito, senza eccedere nello studio dei complessi processi biochimici.
Proteine
Abbiamo visto che le proteine hanno soprattutto un ruolo plastico, esse infatti mantengono l’integrità muscolare, l’ematocrito (rapporto tra la componente cellulare e liquida del sangue), la quantità di proteine totali e di albumina presenti nel sangue.
La quantità di proteine richieste aumenta quando lo sforzo sostenuto sono superiori al livello di allenamento dell’animale che determina un aumento nel ricambio dei tessuti.
Lipidi
I grassi sono il nutriente chiave nelle attività di lunga durata.
Esse apportano il doppio di energia nella medesima quantità, rispetto agli altri nutrienti.
Aumentano l’appetibilità della razione, utile quanto il cane deve ingerire quantità di cibo superiori alla razione normale
Naturalmente se il quantitativo di grassi da aggiungere alla dieta è importante, è consigliabile un aumento graduale per ridurre la possibilità di feci a consistenza oleosa.
Un ruolo particolare lo svolgono gli acidi grassi a lunga catena, quali ad esempio gli omega 3 Epa e gli DHA che hanno una funzione antiinfiammatoria.
Particolarmente utili nei cani con dolori cronici o artrosici, questi grassi intervengono sulla cascata infiammatoria, responsabile della degradazione della cartilagine articolare.
Carboidrati
Come abbiamo visto sono i nutrienti indicati come fonte energetica nelle attività di breve durata
A titolo di esempio, nelle gare di corsa dei levrieri la quantità dell’energia metabolizzabile presente nella dieta dovrebbe essere il 40-50 %, mentre le diete di cani che svolgono attività di lunga durata la percentuale si riduce al 10% a favore dei grassi.
Si è visto che nelle attività di forte intensità e breve durata può essere utile reintegrare le scorte di glicogeno muscolare con utilizzo di maltodestrine entra 30 minuti dalla fine della manifestazione sportiva.
Fibra:
Il suo ruolo nel cane sportivo è duplice:
- Aumento del volume e dell’umidità dell’ingombro fecale con la possibilità di defecazioni inappropriate e di pesantezza.
- Può migliorare la qualità delle feci nei casi in cui durante gli eventi sportivi lo stress aumenta e di conseguenza possano comparire episodi di diarrea.
Un intervento utile in caso di diarrea da stress è l’integrazione della dieta con psillio in polvere
Acqua
L’attività sportiva comporta un maggior consumo di acqua.
La quantità necessaria varia anche in base al clima in cui questa attività viene svolta.
Elettroliti:
ci sono differenze significative tra l’uomo e il cane nella perdita di sodio: l’uomo perde il sodio attraverso la sudorazione.
Il cane sportivo la perdita di sodio avviene attraverso la salivazione
E’ importante fornire subito acqua al cane al termine dello sforzo porterà a correggere la disidratazione e conseguentemente i reni aggiusteranno il bilancio del sodio.
Aggiungere integratori o bevande sportive destinate all’uomo non portano alcun beneficio
Vitamine
La quantità di vitamine presenti negli alimenti industriali è sufficiente a supplire ad un eventuale aumento dei fabbisogni negli animali sportivi.
Conclusioni:
- L’aumento dell’apporto di energia dipende dal tipo di attività svolta
- È importante anche quando vengono forniti i nutrienti
- La fonte da cui proviene l’energia è importante
Abbiamo parlato di alimentazione nei cani. E i gatti?
I cani e i gatti hanno caratteristiche alimentari simili? Rispondiamo a questa domanda su questo articolo: