Quattro Zampe in Famiglia

INCONTINENZA URINARIA POST-STERILIZZAZIONE

Una delle complicanze più frequenti dopo la sterilizzazione è l’incontinenza urinaria
Il questo articolo vedremo quali sono le cause, come si manifesta e quali sono le soluzioni che possiamo utilizzare per ridurre questa spiacevole complicanza

Innanzitutto, definiamo l’incontinenza urinaria:
una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urine durante il riempimento vescicale.
cosa vuol dire?
Normalmente la vescica si riempie di urina, poi quando ha raggiunto la capacità massima o quasi, “un segnale avverte” che c’è il bisogno di svuotarla, ecco che, quindi, in modo consapevole, lo sfintere (un muscolo) uretrale ( “tubicino” che collega la vescica alla vagina) di rilascia, la vescica si contrae e l’urina esce
Essa risulta dall’effetto combinato di:

  • fattori anatomici (posizione della vescica, tessuto che la circonda ecc.)
  • fattori funzionali (sfintere uretrale, muscolatura ecc.)
    che garantiscono:
  • il normale deposito urinario vescicale,
  • la contrazione del collo vescicale
  • la chiusura dello sfintere uretrale.

L’incontinenza urinaria è il risultato di un’alterazione di questo meccanismo.
Un esempio è la perdita di parte delle capacità di contrazione dello sfintere, in questo caso si parla di “incompetenza dello sfintere uretrale”,
Questa incompetenza può essere su base congenita od acquisita e costituisce la causa principale di incontinenza urinaria nel cane.
In questo articolo parleremo della forma acquisita post sterilizzazione dove per sterilizzazione intendiamo l’intervento chirurgico che comporta l’asportazione delle ovaie
L’incontinenza urinaria post sterilizzazione della cagna è una forma complessa in cui intervengono diverse componenti, tra le quali l’incompetenza acquisita dello sfintere uretrale.
Accanto all’incompetenza dello sfintere uretrale, l’instabilità della vescica urinaria è spesso osservata in cagne affette da incontinenza post sterilizzazione.

La sterilizzazione, infatti determina una modifica il turnover di diverse componenti nei tessuti che circondano l’uretra e la vescica.
Infatti, la proporzione tra collagene e tessuto muscolare gioca un ruolo importante nella funzione delle basse vie urinarie ed è significativamente diverso:

  • tra i sessi (nelle femmine la quantità di collage rispetto al tessuto muscolare è superiore rispetto ai maschi)
  • tra cagne sterilizzate e non sterilizzate (nelle cagne sterilizzate aumenta il collagene a scapito della muscolatura)

L’eccessivo deposito di collagene e la minor componente muscolare potrebbero quindi essere coinvolte nelle modificazioni dell’integrità strutturale e funzionale delle basse vie urinarie ed associarsi allo sviluppo dell’incontinenza urinaria post sterilizzazione.
La sterilizzazione con asportazione delle ovaie è caratterizzata dalla riduzione del tasso di estrogeni, motivo per cui è stato supposto il ruolo degli estrogeni nella regolazione del meccanismo di chiusura dello sfintere uretrale, confermato anche dai risultati positivi ottenuti con la terapia ormonale.
Per quanto riguarda i fattori di rischio, è stata ormai confermata la mancanza di differenze tra la sterilizzazione eseguita mediante la sola asportazione delle ovaie (ovariectomia) e l’asportazione di ovaie, salpingi ed utero (ovarioisterectomia),
La comparsa dell’incontinenza urinaria rispetto alla gonadectomia è variabile (da subito a 15 anni dopo), ma in genere (nel 75% dei casi) si presenta entro 3 anni dall’intervento chirurgico e segnatamente (55-73%) entro 1 anno.
Per quanto riguarda la correlazione tra l’età alla gonadectomia ( asportazione delle ovaie) e la comparsa dell’incontinenza urinaria, i diversi studi hanno fornito risultati contrastanti, anche riguardo l’eventuale rischio legato alla sterilizzazione prepubere ( prima del primo calore)
L’incontinenza urinaria post gonadectomia è stata associata ad altri fattori, quali:

  • la taglia grande o gigante (sia di razza che meticci), con maggior predisposizione in alcune razze tra le quali Boxer e Doberman, ma anche Setter irlandese, Weimaraner, Rottweiler, Pastore tedesco, Schnauzer gigante, Bobtail, Golden retriver,
  • al peso corporeo superiore ai 20 kg
  • allo stato di obesità al momento della gonadectomia

SINTOMATOLOGIA

Le cagne affette da incontinenza urinaria presentano frequentemente perdita involontaria delle urine mentre dormono o in decubito, ma talvolta anche in stazione quadrupedale durante la deambulazione o abbaiando, saltando, correndo, passando dalla stazione quadrupedale alla posizione seduta.
A volte è possibile osservare perineo ( zona che va dall’ano alla vulva) umido o modificazioni del colore del pelo nella regione perineale, a causa della presenza delle urine che possono anche comportare lo sviluppo di dermatiti.
L’incontinenza può essere continua o, più frequentemente, intermittente ed il grado di gravità variabile, con la tendenza a peggiorare nel tempo.
Oltre agli aspetti più squisitamente medici, questa condizione crea anche problemi igienici per il proprietario e nella relazione uomo-animale (imbrattamento urinario di cucce o perdita di urine in casa).

TERAPIA

La terapia cerca di ripristinare le carenze ormonali dovute alla sterilizzazione che si ipotizza essere causa dell’incompetenza uretrale
Questo spiega l’utilizzo degli estrogeni la cui azione è un incremento della pressione di chiusura dell’uretra.
Si è visto che funzionano nel 60% dei casi e i primi risultati si vedono dopo 15-30 gg
Quali sono i vantaggi di questa terapia?

  • i costi sono più bassi rispetto alle altre terapie
  • è sufficiente un’unica somministrazione giornaliera

Effetti collaterali:

  • edema vulvare,
  • sanguinamento vaginale,
  • attrazione nei confronti di maschi

Fenilpropalamina
Questa sostanza favorisce la chiusura dello sfintere uretrale mediante l’aumento del tono della muscolatura liscia uretrale.

Quali sono i vantaggi di questa terapia

  • Miglioramento nel 75-90% dei casi
  • i primi segni di miglioramento si vedono dopo 72 ore

E gli svantaggi?

  • Costi
  • Somministrazione più volte al giorno

Effetti collaterali sono stati segnalati irrequietezza, letargia, disoressia, effetti gastroenterici, aritmie cardiache e possibile riduzione di efficacia nel tempo.

Quando l’utilizzo di uno dei due componenti non è efficace si consiglia l’utilizzo di entrambi contemporaneamente la cui azione va a sommarsi nel determinare un aumento della pressione dello sfintere uretrale
Infine, c’è anche la possibilità dell’utilizzo di un impianto sottocutaneo utilizzato normalmente nella regolazione della fertilità dei cani
Vantaggi: l’impianto viene iniettato sottocute e l’effetto dura alcuni mesi
Svantaggi: costo

La terapia chirurgica può essere utilizzata come:

  • alternativa in caso di insuccesso farmacologico,
  • come supporto alla terapia medica
  • come primo approccio in animali giovani, al fine di evitare trattamenti per tutta la vita con farmaci quali gli estrogeni o simpaticomimetici

CONCLUDENDO:

L’insufficienza dello sfintere uretrale è la causa principale di incontinenza urinaria nelle cagne sterilizzate

  • la causa di questo non è ancora chiara
  • con la terapia si cerca di ripristinare la capacità dello sfintere uretrale
  • i farmaci possono essere utilizzati singolarmente o in abbinata
  • esistono degli interventi chirurgici utilizzabili assieme ai trattamenti medici o da soli

L’incontinenza urinaria è una delle cause di perdita di urine

Un’altra causa di perdita è la presenza di calcoli: I CALCOLI NEL GATTO: PATOLOGIA MOLTO DOLOROSA PER I NOSTRI GATTI! – Quattro Zampe in Famiglia (amiciquattrozampeinfamiglia.com)