SE IL CANE HA DIFFICOLTA’ AD ALZARSI PUO’ ESSERE DOVUTO SOLO ALL’ARTROSI?
LA risposta è no
Oggi vedremo un’altra patologia che colpisce spesso i cani e che può determinare una difficoltà motoria con le zampe posteriori
Andremo ad analizzare quali sono i sintomi cioè come si comporta il cane in questi casi e quali sono le azioni che possono indurre allo sviluppo di questa patologia.
Tutto questo per fare noi diagnosi?
Certamente no, infatti non è possibile emettere diagnosi dopo questa breve lettura
La diagnosi la lasciamo al nostro veterinario di fiducia, naturalmente…
E quindi che scopo ha questo articolo?
Dal mio punto di vista sono due i motivi principali:
- sapere che esiste e come si manifesta ci permette di essere più attenti, inoltre conoscere quali sono le cause che possono indurre questa patologia ci permette di prevenire, se possibile, questo problema.
- altro punto importante è che se conosciamo i sintomi possiamo presentarci dal nostro veterinario con la capacità di rispondere in modo appropriato e non superficiale alle sue domande riguardanti il comportamento del nostro amico. Questo lo aiuta nella diagnosi durante la visita e gli permette, dopo aver fatto le sue considerazioni ad indirizzarlo agli esami diagnostici più consoni al problema.
Prima di iniziare a parlare di questa patologia credo sia importante spiegare in modo, spero molto semplice, come funziona il sistema nervoso
Io il sistema nervoso lo equiparo ad un circuito elettrico:
Il segnale parte da alcuni recettori (cellule che rilevano alcuni parametri come pressione, temperatura, luce ecc.)
Facciamo un esempio coerente a questa problematica
Alcune cellule presenti sulla pianta del piede rilevano la pressione quando il piede ha un appoggio normale
Queste cellule mandano un segnale che tramite, prima le fibre nervose che scorrono lunga la gamba e altre presenti nel midollo osseo arrivano al sistema centrale (quello che noi chiamiamo cervello)
Qui vengono elaborate e se il sistema centrale rileva che la posizione è corretta manda un segnale lungo le stesse vie (a ritroso rispetto a quanto detto precedentemente) per cui le terminazioni nervose che vanno ad innervare i muscoli della gamba mantengono in contrazione un muscolo rispetto ad un altro.
Questi continui segnali “in entrata e in uscita “permettono un movimento sincrono delle varie articolazioni e quindi il nostro animale si muove come siamo abituati normalmente a vederlo.
Cambia quando invece di appoggiare la pianta del piede il cane appoggia ad esempio il dorso del piede.
In questo caso si attiveranno altri recettori che mandano un segnale al sistema centrale
Questo rendendosi consapevole che la posizione non è quella giusta, rimanda un segnale alle fibre nervose che determinano la contrazione di una muscolatura e un rilassamento di altri muscoli così da riportare nelle condizioni giuste il cane
In questo caso la somiglianza con il circuito elettrico sta nel fatto che se schiacciamo l’interruttore giusto portiamo all’accensione della lampadina, altrimenti o non si accende oppure accendiamo una lampadina diversa.
Abbiamo visto come sono necessarie tutta una serie di strutture perché questo funzioni e il segnale arrivi al sistema centrale che poi regola il movimento in modo coordinato
Se per qualche motivo, esempio, lo schiacciamento del midollo osseo da parte di un’ernia intervertebrale, oppure in seguito ad un trauma, la lesioni temporanea o totale di una terminazione nervosa il segnale non passa o passa male ecco che tutti i processi di coordinamento dei movimenti si alterano.
In questo caso il cosiddetto riflesso della postura che consiste nel piegare la zampa in modo che il dorso del piede tocchi il terreno risulta negativo.
Mentre in un cane che non presenta un problema neurologico se pieghiamo la zampa il cane la riporta subito nella posizione normale.
Nel cane con problemi neurologici la zampa rimane per un tempo più lungo e per sempre in questa posizione
In questa situazione il segnale non arriva al sistema centrale che quindi non provvede a riportare la zampa nella posizione giusta
Sempre l’esempio banale del circuito elettrico in questo caso se noi schiacciamo il filo che conduce la corrente schiacciamo l’interruttore ma la corrente non passa e la lampadina non si accende,
Altra parentesi importante su cui riflettere è la presenza di un disco intervertebrale, posto come dice il nome tra una vertebra e l’altra che permette lo scorrimento delle vertebre durante il movimento del nostro animale
Questi dischi hanno la proprietà di comprimersi e di riprendere la forma originaria senza grossi problemi
In alcuni casi si formano dei cosiddetti ponti ossei tra una vertebra e l’altra non permettendo il normale movimento delle vertebre e causando dolore al cane quando si alza o anche durante una semplice passeggiata.
Bene abbiamo visto come alcune alterazioni possono creare dolore o un funzionamento non corretto del sistema nervoso
Tutto questo può determinare una difficoltà nel movimento delle zampe posteriori.
Come?
Il dolore durante il movimento che porta l’animale ha mettersi in piedi comporta una maggior difficoltà dell’animale che cerca di ridurre il dolore.
Altra causa possibile è come abbia visto prima un’alterazione lungo il percorso del segnale che va dai recettori posti, ad esempio, sulla pianta o sul dorso del piede al sistema centrale.
Questo determina un’incoordinazione nei movimenti
Anche nel mettersi in piedi ci sono una serie di movimenti coordinati che in questo caso non sono possibili.
Vediamo adesso quali sono i sintomi in un’ottica di differenziazione con la patologia artrosica.
Dobbiamo distinguere tra una patologia neurologica che dà dolore e una patologia neurologica che comporta un alterato coordinamento nei movimenti.
A rendere ancora più difficile il problema è che le due sintomatologie possono convivere, così come un cane può presentare contemporaneamente un’artrosi alle anche e un problema neurologico.
Evitiamo di confonderci e vediamo quali sono i segni neurologici più caratteristici.
Nel caso di dolore il cane presenterà un maggior sintomatologia quando deve salire le scale, salire sul divano, cioè tutti quei movimenti che comportano una flessione della colonna vertebrale.
Nel caso invece di un’incoordinazione nei movimenti questa difficoltà si riscontrerà anche durante la classica passeggiata con dei movimenti non sincroni.
Quali possono essere le cause predisponenti a questi problemi
- la razza un esempio tipico è il bassotto o il basset hound due razze con zampe corte e schiena molto lunga
Vista la conformazione la colonna è molto sollecitata, quindi è più facile che si presenti un’ernia
- Il peso (quello c’è sempre come il prezzemolo…) un peso eccessivo determina una maggior sollecitazione della colonna vertebrale con predisposizione sia allo sviluppo di ernie che di ponti ossei
- Un eccessivo movimento e per questo intendo attività in cui il cane esegue dei salti importanti ad esempio salto della palizzata, o il classico cane che quando passa un estraneo al di fuori del giardino, salta ripetutamente sul muretto, con le zampe anteriori, scaricando tutto il peso sul posteriore.
Limitiamo queste attività non adatte ai nostri cani, questo ci permetterà di ridurre la possibilità di sviluppo di questa patologia
Riassumendo…..
Esistono delle patologie neurologiche che possono determinare una difficoltà del nostro amico a quattro zampe nel mettersi in piedi, simulando la sintomatologia che presenta in caso di artrosi alle anche.
Ci sono dei sintomi diversi che possono essere importanti da riferire al vostro veterinario di fiducia durante la visita.
La conoscenza del funzionamento del sistema nervoso ci spiega il perché di questi sintomi
Ci sono delle cause predisponenti e il fatto di conoscerle ci permette una maggior attenzione nel cercare di evitarle
Abbiamo visto come le cause della difficoltà motoria siano diverse. Vediamo ora quali sono le caratteristiche della displasia: