SI FA PRESTO A PARLARE DI ROGNA….
Quando parliamo di rogna nel cane e nel gatto non parliamo di problemi ……che il nostro cane ci crea, ma di ectoparassiti (che si localizzano sulla cute) e che spesso danno prurito con conseguente sviluppo di dermatite e perdita di pelo.
Questi parassiti sono degli acari che si nutrono delle cellule danneggiate, esfoliate e dei detriti presenti nelle zone dove vanno a localizzarsi
Dobbiamo innanzitutto distinguere fra rogna sarcoptica e rogna notoedrica e otodettica e demodettica
ROGNA SARCOPTICA
Quando parliamo di rogna sarcoptica il protagonista è Sarcoptes Scabiei
Questo parassita presenta degli arti anteriori molto corti che terminano con una struttura a forma di ventosa utile ad aggrapparsi alla cute e muoversi anche al disotto della cute stessa
La bocca presenta delle appendici a forma di pinza utili ad afferrare la cute e a lacerala
Tutto questo per spiegare come questo parassita riesca a rimane adeso alla cute, scavare delle gallerie al di sotto di essa dove depositerà le uova, che si trasformeranno in larve e poi dopo altri stadi in adulti, tutto questo sottocute.
Si ciba delle cellule danneggiate da lui stesso.
Lo sviluppo da larva a adulto impiega circa 10-14 giorni.
Le femmine fecondate si stabilizzano sottocute per circa due mesi dove depongono da una a tre uova al giorno
Questo vi fa capire come ogni femmina deponga centinaia di uova e quindi, come l’infestazione se non viene subito bloccata da una terapia adeguata, porti allo sviluppo di migliaia di parassiti in poco tempo.
Questo parassita sopravvive a determinate temperature e umidità che spiega come sia più frequente in primavera e diminuisca in estate.
Possono essere colpiti cani di tutte le età e di entrambi i sessi
La presenza del parassita determina lo sviluppo di prurito sull’animale: il cane inizia a grattarsi.
Tutto questo determina all’inizio lo sviluppo di papule ( Le papule sono piccole lesioni della pelle, rilevate rispetto al piano cutaneo.
Nelle fasi iniziali si localizzano nelle zone senza pelo come i bordi del padiglione auricolare, i gomiti o ad esempio i garretti.
A questo seguono escoriazioni ed alopecia localizzata.
In alcuni casi si associa ad altre malattie che determinano uno deficit del sistema immunitario e quindi una maggior propensione all’instaurarsi di altre malattie.
Come di fa la diagnosi?
Un esame relativamente semplice e sicuro è il raschiato cutaneo: con un bisturi si raschia la cute nei punti dove sono presenti le papule.
Abbiamo visto che questo parassita si localizza sottocute e quindi per poterlo poi evidenziare al microscopio non basta prelevare del materiale presente sulla superficie cutanea, ma devo portarmi negli strati sottostanti.
PASSIAMO ALLA ROGNA NOTOEDRICA
Questa colpisce prevalentemente i gatti e i sintomi sono sovrapponibili a quella precedente.
Anche qui si sviluppa un intenso prurito che colpisce nella fase inziale orecchie e faccia.
Anche in questo caso la diagnosi si fa con il raschiato cutaneo
LA ROGNA OTODETTICA
Colpisce cani e gatti.
Qui il parassita, acaro del genere Otodectes non scava tunnel nella cute, ma vive prevalentemente nel padiglione auricolare dove si nutre dei detriti presenti.
Anche in questo caso il parassita determina lo sviluppo di un processo infiammatorio che induce la produzione di una maggior quantità di cerume paragonato al “fondo di caffè”.
La diagnosi si fa visivamente: introducendo l’otoscopio nel padiglione auricolare si vedono i parassiti, e al microscopio grazie ad un tampone eseguito all’interno del padiglione auricolare.
INFINE, LA ROGNA DEMODETTICA
Questo acaro va a colonizzare la base del follicolo pilifero e le ghiandole sebacee presenti sulla cute.
Colpisce i cani
Distinguiamo una forma che colpisce i cani nella fase giovanile e una che colpisce i cani nella fase adulta.
La prima che si riscontra nei cani fino a due anni di età è la più frequente.
Distinguiamo anche una forma localizzata e una forma generalizzata.
Questa distinzione è importante perché la forma localizzata giovanile è generalmente autolimitante e quindi tende a regredire spontaneamente nell’arco di sei mesi.
In entrambe le forme giovanile e adulta sembra ci sia un difetto immunitario che predispone all’infezione.
La maggior incidenza in alcune linee di alcune razze come ad esempio il Bulldog, il Carlino e il Bobtail ha fatto pensare che ci possa essere un gene che riduce un’efficace risposta immunitaria nei confronti della demodicosi.
Nelle forme adulte si ipotizza la concomitante presenza di malattie che determinano una riduzione delle difese immunitarie come la leishmaniosi, forme neoplastiche o endocrine.
Anche in questo caso i sintomi sono a livello cutaneo con lo sviluppo di prurito e conseguente prurito.
Notiamo la presenza di zone con cute arrossata in seguito al leccamento/grattamento che inizialmente localizzate possono poi diffondersi in tutto il corpo.
Si localizzano prevalentemente sulla testa e sul muso, ma sono presenti anche a livello interdigitale e sulla superficie dorsale della zampa con sviluppo di dolore che può portare a zoppia.
DIAGNOSI
Con raschiato profondo, ma anche con esame microscopico del pelo, quest’ultimo utile soprattutto nelle zone particolarmente delicate come quelle perioculari.
TERAPIA
Come abbiamo visto precedentemente, la rapida moltiplicazione del parassita sull’ospite impone una terapia mirata entro tempi brevi.
Terapia che deve essere sia a livello locale che generale.
Il vostro veterinario dopo aver fatto diagnosi, vi suggerirà la terapia corretta per il vostro animale.
Abbiamo visto che possono coesistere altre patologie che causando una diminuzione delle difese immunitarie predispone allo sviluppo di queste parassitosi. Ecco, quindi, l’importanza nell’indagare se queste sono presenti e successivamente predisporre una terapia anche per queste.
Nelle forme giovanili localizzate, vista la regressione spontanea si preferisce suggerire solo una terapia localizzata.
E NOI COSA POSSIAMO FARE?
Una pulizia costante del nostro animale associato ad un monitoraggio continuo della cute che ci permette di evidenziare la presenza di papule e quindi di individuare le fasi inziali dell’eventuale parassitosi, credo che sia decisamente importante.
Nelle razze predisposte alla rogna demodettica una maggior attenzione è consigliabile.
All’atto dell’acquisto di un cucciolo informarsi se l’allevatore ha mai avuto casi all’interno dell’allevamento può ridurre le possibilità di acquistare un cane predisposto a questo problema. Infine, per la rogna otodettica consiglio un lavaggio costante del padiglione auricolare con le soluzioni apposite.
Non è necessario un prodotto terapeutico mirato nei confronti di questo parassita, ma il fatto di asportare i normali detriti che si formano all’interno del padiglione riduce le possibilità che questi parassiti possano localizzarsi all’interno dell’orecchio stesso.
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