Quattro Zampe in Famiglia

CHI PUO’ FARE LA DIFFERENZA NELLA GESTIONE DI UN CANE ARTROSICO?

Quando scopriamo che il nostro cane ha un’artrosi, e ci viene spiegato che è una patologia cronica, cioè che non c’è modo di arrestarla, ma solo di rallentare il suo sviluppo, è normale cercare un rimedio “miracoloso” a tutto questo.
Ma questo rimedio non esiste.

Mi spiego meglio
Tutte le soluzioni che vi vengono proposte, da sole non funzionano
Così come utilizzare più soluzioni possibili se non gestite con un obiettivo non vi daranno un risultato soddisfacente.
Faccio alcuni esempi
I farmaci come, ad esempio, antiinfiammatori e antidolorifici sono utilissimi nelle fasi acute o negli stadi particolarmente gravi, ma non possono essere l’unica cura da attuare.
Tra una fase acuta e l’altra il processo degenerativo a livello articolare progredisce, anche se noi, non ci accorgiamo di questo.
Le piccole variazioni, ma progressive nel tempo, difficilmente sono visibili a chi vede il cane tutti i giorni.
I condroprotettori sono sicuramente dei prodotti che possono aiutare il nostro animale, ma vanno utilizzati con regolarità, preferibilmente in determinati periodi dell’anno e da soli non bastano.

E quindi cosa possiamo fare?

Dobbiamo capire, che i veri protagonisti del miglioramento, delle condizioni sui nostri cani siamo noi stessi: i proprietari dei nostri amici a quattro zampe
A mio parere ci sono quattro step importanti:

  • Informarsi cercando delle fonti attendibili (il vostro veterinario di fiducia o chi vi indica come veterinario specialista ad esempio)
    L’informazione vi permette di comprendere il problema, di capire i sintomi che il vostro animale esprime in seguito alla patologia. Osservare il cane nel suo ambiente naturale tutti i giorni è di grosso aiuto a voi e al veterinario al quale potete riportare queste informazioni.
    Quasi sempre il cane dal veterinario non si comporta normalmente, ha paura, sente odori diversi dai soliti, vede alti animali in uno spazio ristretto. Tutto questo non è di aiuto al veterinario durante la visita. In questo caso le vostre informazioni se consapevoli sono sicuramente utili
  • Avere un quadro chiaro dello stato in cui il nostro cane si trova.
    Mi spiego meglio, solo dopo una visita veterinaria, con studio radiografico completo e meglio ancora con uno studio del liquido articolare possiamo stabilire con precisione quali sono le articolazioni interessate alla patologia e quanto grave la patologia presente.
    Questo serve a stabilire una strategia da attuare e mettere un punto di partenza da cui poi stabilire quando eseguire le visite di controllo
  • Controllo costante del vostro cane. Abbiamo detto che l’artrosi è un processo continuo, giorno per giorno le strutture articolari peggiorano, per fortuna molto lentamente, ma in modo inesorabile, ecco che quello che si può fare, e questo lo potete fare solo voi e un controllo giornaliero
  • Porsi degli obiettivi. Devo aiutare il mio cane a ridurre la difficoltà ad alzarsi, devo ridurre il numero di volte che zoppica, devo farlo dimagrire un chilo in un mese ecc.
    Solo ponendosi degli obiettivi realistici possiamo ottenere dei risultati

In accordo con il vostro veterinario poi mettere in atto tutte le strategie possibili, consapevoli che ognuna di queste sono dei pezzi di un puzzle che solo insieme danno un risultato e che c’è dietro la mano di un “regista” che ha un obiettivo ben preciso.
Nel vostro caso: AIUTARE IL VOSTRO CANE A VIVERE MEGLIO!

Dopo aver visto che il proprietario è il fulcro nella gestione di un cane artrosico vediamo quanta e quale attività può svolgere:

PUO’ UN CANE CON DISPLASIA D FARE ATTIVITA’ FISICA?