IL VOSTRO CANE STA INVECCHIANDO… QUALI SONO I CAMBIAMENTI CHE NOI POSSIAMO CONTRASTARE CON L’ALIMENTAZIONE.
Il questo articolo vediamo come possiamo aiutare il nostro amico a quattro zampe a vivere “la terza età “in modo sereno, variando la dieta in base alle sue esigenze.
Il benessere:
- fisico,
- cognitivo e
- psicologico
deve essere l’obiettivo principale da perseguire con i nostri animali, con maggior riguardo al sopraggiungere della vecchiaia.
In questo periodo della loro vita:
uno scadimento delle condizioni generali,
una diminuzione della sensibilità dei sensi e
un’alterazione del normale comportamento
possono essere una naturale conseguenza dell’età avanzata.
Prima di parlare di questi argomenti ritengo utile chiarire quando un cane o un gatto si ritengono anziani.
Nei cani questo dipende da diversi fattori: razza, dimensioni corporee, profilo genetico e anche lo stato nutrizionale.
Una delle componenti che influenzano maggiormente questa caratteristica sono le dimensioni del cane: l’aspettativa media di vita è inversamente proporzionale alla taglia del cane.
Nelle razze giganti si parla di cane anziano quando questo supera i 6-8 anni, geriatrici dopo i 9 anni di età.
Nelle razze medie e di piccola taglia si parla di cane anziano a 7-10 anni e di geriatrico dopo gli 11 anni
Nei gatti, la maggior omogeneità per quanto riguarda la taglia rispetto ai cani permette una classificazione uguale per tutti.
Si parla di maturo fra i 7 e i 10 anni, anziano tra gli 11 e i 14 anni e geriatrico dopo i 15 anni.
Ci sono segni dell’invecchiamento che incidono poco sulle condizioni generali del cane, come ad esempio la comparsa di peli bianchi sul muso.
Altri che possono comportare dei grossi cambiamenti nella loro vita come, ad esempio, una grave artrosi o l’insorgenza di un’insufficienza renale.
Una frequente variazione che possiamo riscontrare durante l’invecchiamento è il rallentamento del metabolismo a cui deve corrispondere un’adeguata variazione della dieta.
Altre alterazioni che spesso si presentano in età matura sono le patologie parodontali con perdita di denti e la riduzione dei sensi a cui deve corrispondere l’utilizzo di un alimento più appetibile per permettere all’animale di ingerire la giusta quantità di cibo per soddisfare i fabbisogni nutrizionali.
Riguardo a questo, ricordiamo che nella specie felina, si assiste a una riduzione della capacità di digestione dei grassi all’avanzare dell’età.
L’acqua svolge un ruolo essenziale nella dieta dei cani e gatti anziani dove si nota una diminuzione del senso della sete che spesso correlato alla presenza di patologie croniche come, ad esempio, l’insufficienza renale comporta una maggior predisposizione alla disidratazione.
Acqua che noi possiamo monitorare tramite l’abbeverata, ma anche tramite la dieta, con ad esempio il passaggio, se necessario, ad una dieta umida.
Abbiamo visto che generalmente i fabbisogni energetici dei cani e gatti anziani diminuiscono, dovuto generalmente ad una diminuzione della massa magra responsabile del metabolismo basale.
Il tutto può essere amplificato da una riduzione dell’attività fisica dovuta a problemi articolari o a problemi metabolici come ad esempio l’ipotiroidismo.
A una diminuzione del fabbisogno energetico corrisponde un maggior fabbisogno proteico, conseguenza di un maggior turnover e maggior escrezione.
Naturalmente su queste esigenze va modificata la dieta.
Un ulteriore componente importante nella dieta dei cani e gatti anziani sono gli antiossidanti, utili a disattivare gli effetti negativi dei radicali liberi.
Radicali liberi responsabili di alcune malattie degenerative.
CONCLUSIONI
La dieta va modulata in base alle esigenze dei nostri animali che dipendono da molti fattori: attività fisica, presenza di patologie e anche dall’età.
Nel tempo:
- i fabbisogni energetici diminuiscono,
- aumentano i fabbisogni proteici.
- la riduzione dei sensi impone un aumento dell’appetibilità della dieta che garantisce un adeguato apporto di nutrienti.
- la presenza dell’acqua, in alcuni casi necessaria in quantità maggiori
- la presenza di antiossidanti per contrastare l’aumento di radicali liberi responsabili di alcune patologie degenerative
Abbiamo un cane che svolge un ‘intensa attività fisica. Questo articolo è fatto per te: