Quattro Zampe in Famiglia

METTIAMO UN PUNTO A CAPO…. CON LE VACCINAZIONI

Una domanda che mi viene spesso fatta, perché riguarda la salute dei nostri animali nei confronti di possibili malattie letali è:
“Dobbiamo vaccinare con regolarità i nostri cani?”
A cui segue la domanda…
“Quali sono le condizioni migliori perché si sviluppi la più alta difesa immunitaria nei confronti delle malattie?”
Quindi i vaccini quando farli?

Partiamo subito con un’affermazione non piacevole, ma doverosa:
I vaccini non hanno una protezione completa nei confronti della malattia, ne sono efficaci allo stesso modo per tutti gli animali.
Il livello e la durata dipendono:

  • dal tipo di vaccino,
  • dall’animale,
  • dalla virulenza del virus
  • dalla sua prevalenza nell’ambiente in cui vive il nostro animale.

Facciamo un po’ di chiarezza queste affermazioni….

QUANDO PARLIAMO DI VACCINAZIONI parliamo di:

  • vaccinazioni con virus vivi attenuati
  • vaccini con virus spenti.

Attualmente sono stati messi in commercio vaccini con tecnologie diverse.
Non vorrei creare confusione e quindi soffermiamoci sulle due grosse distinzioni che abbiamo visto prima.
Nei vaccini con virus vivi vengono utilizzati virus vivi, ma non letali (vengono “indeboliti”) e quindi non causano i sintomi riscontrabili nella malattia.
Questi vaccini simulano la reazione che determina l’infezione e per questo inducono una buona risposta immunitaria, che dura nel tempo.
Ci sono anche degli aspetti negativi che riguardano questi vaccini.
Utilizzati su animali non perfettamente sani o con un sistema immunitario compromesso possono causare delle problematiche.
Sappiamo tutti che il cane va vaccinato quando si trova in condizioni ottimali, è anche vero che ci possono essere delle problematiche sottostanti non ancora chiaramente visibili.
Inoltre, le categorie più deboli che sono i cuccioli e gli anziani, vedremo nel proseguo, non sempre presentano un sistema immunitario efficiente.

Infine, ma questo non è certo un vostro problema, questi vaccini sono particolarmente sensibili alle variazioni di temperatura, va quindi mantenuta una buona catena del freddo nel trasporto e nella conservazione.
Ci sono poi i vaccini spenti, dove il virus è stato completamente inattivato.
Questi vaccini non determinano le possibili problematiche dei precedenti, ma… anche loro hanno delle “controindicazioni”.
In questo caso, lo stimolo immunitario è decisamente ridotto, per sopperire a questo problema viene generalmente associato ad un adiuvante, una sostanza che ha la capacità di stimolare il sistema immunitario.
L’adiuvante può, in pochi casi per fortuna, determinare una reazione avversa.
La durata dell’immunità determinata da questi vaccini ha una durata inferiore rispetto ai precedenti.
In commercio non sempre ci sono vaccini vivi e spenti che possiamo utilizzare nei confronti della stessa malattia.
Sarà il vostro veterinario, assieme a voi a decidere la soluzione migliore.

A questo punto sfatiamo due leggende metropolitane….

  • “Nel cane piccolo è sufficiente metà dose”

La quantità di vaccino da somministrare al vostro animale è sempre la stessa!
Questo vale per il pincher, così come per l’alano, ma anche per i cuccioli e gli adulti.

Questo, perché il sistema immunitario è uguale per tutti.
Ho letto di vaccini commercializzati in America per i cuccioli dove il volume del vaccino è inferiore….
Ma contiene sempre la stessa quantità di vaccino…
Somministrare dosi inferiori, rischia di determinare un incompleto stimolo del sistema immunitario.
La conseguenza potrebbe essere uno sviluppo insufficiente di anticorpi.
Quindi una copertura non sufficiente.
O nell’ipotesi peggiore a non stimolarlo affatto.

  • “È preferibile somministrare vaccini monovalenti perché causano meno problemi e determino una risposta immunitaria maggiore”.

I vaccini che vengono immessi in commercio sono sicuri e sono testati per determinare una risposta immunitaria sufficiente.
È vero che in alcuni casi ci possono essere delle reazioni avverse.
Così come è possibile che la risposta immunitaria sia insufficiente.
Nella mia esperienza i casi sono pochi e spesso sono dovuti a problematiche che poi andremo a vedere…
Due considerazioni a sostegno dei vaccini polivalenti.

  • Utilizzando vaccini polivalente, ad esempio il vaccino tetravalente per cani, sottoponiamo il nostro cane ad un’unica vaccinazione e quindi la possibilità che ci possa essere una reazione avversa all’adiuvante è decisamente ridotta.
  • Secondo alcuni studi l’esposizione a più stimoli contemporaneamente potrebbe influenzare positivamente il sistema immunitario e determinare una risposta immunitaria maggiore rispetto al vaccino monovalente.

INSUFFICENTE RISPOSTA IMMUNITARIA

Ho accennato prima a problematiche che determinano un’insufficiente risposta immunitaria….
Vediamo le varie cause.
Il problema può essere dovuto:

  • all’animale che riceve il vaccino
  • al patogeno che causa la malattia.

Vediamo prima le problematiche legate all’animale che riceve il vaccino.
Sicuramente l’età gioca un ruolo importante.
Nel cane giovane e nel cane anziano il sistema immunitario non sempre è perfettamente efficiente.
Vediamo perché.
Il cucciolo appena nato proviene da un ambiente sterile
Questo comporta che non ha un sistema immunitario sviluppato
Mentre il cucciolo sviluppa il sistema immunitario, la sua copertura è dovuta agli anticorpi trasmessi dalla madre.
La madre con il latte somministrato nei primi due giorni, chiamato colostro veicola gli anticorpi ai cuccioli.
Vengono assorbiti dal sistema intestinale da qui passano nel sangue e quindi forniscono subito una buona difesa immunitaria.
Si parla di immunità passiva.
Le capacità del sistema intestinale di assorbire molecole così grosse e passare direttamente nel sangue dura solo due giorni, dopodiché gli anticorpi come altre molecole grosse vengono scisse in particelle più piccole, perdendo le loro capacità immunitarie.
Da qui l’importanza di fornire subito il colostro ai cuccioli.

Se non viene assunto il colostro i cuccioli rimangono senza immunità.
Nel tempo il sistema immunitario del cucciolo si sviluppa, dopo circa tre mesi il sistema immunitario è completamente sviluppato.
Questi anticorpi hanno il vantaggio di dare subito una difesa immunitaria.
Inoltre, visto che la madre vive nello stesso ambiente dei cuccioli ma da più tempo, ha sviluppato degli anticorpi che sono specifici per quei determinati germi presenti in quel determinato ambiente.
L’aspetto negativo è che impediscono/rallentano lo sviluppo di una loro difesa immunitaria.
Gli agenti patogeni vengono inattivati dagli anticorpi già presenti e quindi non c’è stimolazione del sistema immunitario.
Questo vale anche per i vaccini somministrati troppo precocemente che rischiano di non indurre una risposta immunitaria sufficiente.
Nonostante ci siano degli aspetti negativi prevale la capacità di copertura immunitaria di un organismo, quello dei cuccioli che è ancora immaturo e quindi non pronto a difendersi dagli organismi esterni.
Nel primo periodo di vita il cucciolo assume il latte materno.
Il latte non è certamente sterile, ma contiene dei patogeni contro i quali la madre ha sicuramente sviluppato gli anticorpi.
Anticorpi che, come abbiamo visto, vengono trasmessi dalla madre con il colostro.
In seguito, gli verrà fornito del cibo a lui estraneo anche questo non sterile.
Verrà quindi a contatto con patogeni a lui estranei da qui la necessità che il sistema immunitario sia sviluppato.
Uno svezzamento fatto nei tempi e nei modi giusti riduce le problematiche che potrebbero svilupparsi con uno svezzamento attuato precocemente quando il sistema immunitario non è ancora pronto
Nel tempo si sviluppa il sistema immunitario che subisce diverse modifiche nelle prime fasi di vita.
Prima di sviluppare questo discorso ritengo opportuno richiamare la vostra attenzione su due concetti utili.
Parliamo di Immunità…
Quando parliamo di immunità in realtà, la funzione di “soldatini” che combattono gli eventuali patogeni non viene svolta solo dagli anticorpi ma anche da altre cellule.
Ecco, quindi, che si parla di:

  • immunità umorale: anticorpi
  • Immunità cellulo-mediata: linfociti T e macrofagi

Entrambe necessarie per dare una immunità completa
Ora la madre tramette un’immunità umorale e induce lo sviluppo di un’immunità umorale anche nel cucciolo.
Se il cucciolo durante questo periodo non viene a contatto con microorganismi diversi non di sviluppa l’immunità cellulo-mediata e quindi un sistema immunitario completo.
Questo potrebbe essere all’origine di un aumento di allergie e malattie autoimmuni.

CONSIDERAZIONI GENERALI

Questo porta ad alcune considerazioni generali.
C’è una tesi definita “igienista” che considera uno svantaggio il fatto di far crescere i cuccioli in ambienti sempre più puliti.
Attenzione con chiesto non si vuol far passare la tesi che i cuccioli devono crescere in un ambiente sporco.
Quello che volevo trasmettere è che, cercare di ottenere un ambiente sempre più asettico, dove crescono i cuccioli, non sia sempre la soluzione migliore per lo sviluppo adeguato di un sistema immunitario completo.
Ricorderete la tesi proposta in umana dove i bambini che crescono nelle fattorie, in un ambiente rurale a contatto con gli animali presentano una minor possibilità di sviluppare allergie….

Facciamo un passo indietro….
La madre trasmette gli anticorpi attraverso il colostro e questo lo abbiamo già visto, ma anche tramite la placenta.
Le placente sono diverse nei diversi mammiferi.
Nel cane e nel gatto la placenta definita endotelio coriale permette il passaggio di solo il 15% di anticorpi, il restante lo otteniamo tramite il colostro.
Quindi un breve riassunto:
L’immunità passiva (trasmessa dalla madre) viene “passata” ai cuccioli tramite:

  • la placenta (in piccola parte) e
  • tramite il colostro nei primi giorni di vita.

Si parla di immunità:

  • umorale utilizza gli anticorpi
  • cellulo-mediata: linfociti T e macrofagi

L’immunità passiva trasmette l’immunità umorale.
Il sistema immunitario del cucciolo sviluppa l’immunità cellulo-mediata in ambienti non eccessivamente sterili.

Quali sono le cause di un’immunità passiva non sufficiente?
La taglia del cane sembra incida sulla durata degli anticorpi materni
Nei cani di taglia piccola gli anticorpi durano più a lungo
Altre cause di insufficiente immunità passiva:
colostro insufficiente quindi una bassa quantità di latte prodotto nei primi due giorni e di scarsa qualità dovuto ad esempio ad esempio:

  • parto prematuro,
  • condizioni di salute non buone della madre o
  • malattie concomitanti es mastite

Ma può essere dovuto ad un’inadeguata assunzione dovuta ad esempio a:

  • prole numerosa quindi la quantità assunta da ogni cucciolo è bassa, oppure
  • cagna primipara e quindi non esperta, questo può comportare che la cagna è particolarmente nervosa anche con i cuccioli e quindi la quantità somministrata è bassa
  • insufficiente assorbimento intestinale es. problemi intestinali cuccioli

Quando inizia l’immunità attiva, cioè tutti i meccanismi messi in atto dal sistema immunitario del cucciolo in seguito alla stimolazione di eventuali antigeni?
Prima di rispondere alla domanda spieghiamo cosa intendiamo per antigene, cioè un antigene è una molecola in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario come estranea o potenzialmente pericolosa.

La risposta è difficile…nei cuccioli gli anticorpi materni calano tra la sesta e la ventesima settimana di vita, come vedete un lasso di tempo molto ampio per dare una risposta sufficientemente valida.
Quando parliamo di funzionalità del sistema immunitario non possiamo non parlare di cani anziani….
Qui il problema è capire quando possiamo dire che un cane è anziano.

Tutti sappiamo che un cane di taglia grande come, ad esempio, può essere un alano è già anziano a 7 anni.
Cosa che sicuramente non è nel caso di un pincher, che a 7 anni è un cane adulto.
L’invecchiamento comporta una riduzione delle risposte immunitarie
Si parla infatti di “immunoscenescenza” per definire una riduzione delle capacità del sistema immunitario nel cane anziano.
Questo comporta un aumento delle probabilità di incorrere in infezioni, neoplasie e malattie autoimmuni.
L’immunità cellulo-immediata è quella che degenera prima, perché più colpita dal processo di invecchiamento.
Anche una situazione di mal nutrimento può causare delle problematiche del sistema immunitario situazione più frequente nei cani anziani.
Quindi attenzione alla dieta del vostro cane in particolar modo nei cani anziani.

Nella risposta inadeguata del sistema immunitario ci si mette anche la componente congenita…
I soggetti non-responder sono soggetti non immunodepressi, ma che congenitamente è incapace di rispondere ad alcuni antigeni, quindi di sviluppare gli anticorpi nei confronti di quel patogeno.
La percentuale di non responder dipende dal patogeno:
Ad esempio, per la parvovirosi 1 ogni 1000 è un soggetto non-responder
Per la Rabbia 7-8 ogni 100.
Ma anche dalla razza:
Le razze con più alta percentuale di non responder sono:
dobermann, rottweiller, pastore tedesco, pittbull, labrador retriever, bovaro bernese.

Ci sono anche altri parametri che riducono la risposta immunitaria, tanto da rendere alcune volte insufficiente la risposta immunitaria:
Un parametro, ad esempio, è lo stato di salute del cane che deve essere sano per essere vaccinato, nel cane malato il sistema immunitario potrebbe non funzionare perfettamente e non permettere un’immunizzazione sufficiente.

Questo vale anche per un cane sovrappeso o sottopeso in entrambe i casi il sistema immunitario non funziona perfettamente.

Ultimo fattore, ma sicuramente importante è lo stress cronico che porta ad una diminuzione della immunità cellulo-mediata responsabile della maggior difesa nei confronti di virus e batteri, quindi, reagisce la risposta anticorpale alla vaccinazione è insufficiente.

Una risposta immunitaria inadeguata può essere dovuta al patogeno:
Quando, ad esempio, la quantità dei patogeni è molto alta o i patogeni sono molto virulenti.

CONCLUSIONI

Quindi concludendo:

  • Le vaccinazioni sono utili per creare una copertura sufficiente contro i patogeni.
  • Per stimolare una sufficiente difesa immunitaria, devono essere presenti alcune condizioni.
  • Condizioni che riguardano, il vaccino, il patogeno e l’animale che lo riceve.
  • Quando portate il vostro animale a vaccinare tenete conto delle condizioni del vostro cane!
  • Il protocollo vaccinale cane e gatto va rispettato vaccinando il cane nelle condizioni di salute ottimali