PERCHE’ LA CLASSICA TERAPIA ZOPPIA=ANTINFIAMMATORIO NON FUNZIONA NELLA TERAPIA PER L’ARTROSI?
LA CONCLUSIONE….
Sviluppo artrosi
Da alcuni anni… si è capito che se utilizziamo come unica terapia per l’artrosi l’antinfiammatorio durante le fasi acute (quando il cane zoppica) questa non è sufficiente per ridurre lo sviluppo dell’artrosi stessa.
CARATTERISTICHE ARTROSI….
Prima di iniziare a parlare di questa piccola rivoluzione vorrei ricordare alcune caratteristiche dell’artrosi che ci aiuteranno a capire quello che vi spiegherò dopo.
Lo so che probabilmente molti di voi queste cose le hanno già sentite, ma vi chiedo un po’ di pazienza vorrei che tutti fossimo allineati sulle notizie utili a capire questo articolo.
E così correrò il rischio di essere noioso……
Ma lo ritengo utile.
Ricordiamo le caratteristiche più importanti dell’artrosi: è una patologia cronica e degenerativa, cioè è un processo che lentamente, ma in modo inesorabile porta ad una degenerazione dell’articolazione.
Non ricordate le caratteristiche dell’artrosi? Se la risposta è no trovate qui l’articolo:
https://artrosicane.com/che-cos’è-l’artrosi-e-quali-sono-le-sue- caratteristiche/
COME SI MANIFESTA?
Generalmente un cane con artrosi….
in seguito a determinate situazioni come ad esempio:
- un cambio atmosferico (i dolori cronici sono meteoropatici),
- un eccessivo esercizio fisico ad esempio una lunga passeggiata in montagna, un pomeriggio intero a giocare con altri cani ecc..
- uno stimolo negativo continuo come un eccessivo peso del cane
portano ad un’infiammazione dell’articolazione con conseguente dolore e zoppia del cane.
In questa situazione il cane viene trattato con antinfiammatori, antidolorifici ecc..
Inoltre, il dolore limita il movimento del cane.
Tutto questo porta ad un’importante diminuzione dell’infiammazione a livello articolare e quindi del dolore. L’animale se la situazione non è particolarmente grave si riprende e per un certo periodo sta abbastanza bene.
Il cane si muove meglio, non è perfettamente in forma, ma il recupero della motilità è decisamente buono.
Generalmente in questo caso il proprietario è soddisfatto, vede che il cane ha ripreso un po’ l’attività ed è soddisfatto.
Quindi aspetteremo una nuova fase acuta con conseguente zoppia.
Tutto questo comporta une degenerazione rapida perché agiamo solo sulla fase acuta.
La riteniamo la fase più importante perché visivamente vediamo il cane che sta male e quindi lo vogliamo aiutare.
E QUINDI....
In realtà la fase più importante e la fase intermedia tra una fase acuta e la successiva.
Attenzione non sostengo che non dobbiamo aiutare quando il cane zoppica, va assolutamente aiutato con tutti i mezzi a nostra disposizione.
In questa fase tutto quello che possiamo fare è aiutare il cane con i farmaci.
Nella fase intermedia invece possiamo mettere in atto tutta una serie di accorgimenti che aiuteranno l’animale a ridurre lo sviluppo dell’artrosi e conseguentemente a ridurre le fasi acute con zoppia.
COSA POSSIAMO FARE IN QUESTA FASE...
In questa fase possiamo utilizzare l’alimentazione, assieme all’esercizio fisico moderato per aumentare lo sviluppo della muscolatura che aiuta a stabilizzare l’articolazione.
Avete letto l’articolo sull’alimentazione del cane artrosico? Lo trovate qui:
https://amiciquattrozampeinfamiglia.com/alimentazione-del- cane-con-artrosi/
L’alimentazione è utile anche a ridurre l’eventuale peso eccessivo dell’animale che grava su un’articolazione già degenerata.
Possiamo utilizzare integratori che riducono in modo naturale l’infiammazione, che se pur lieve è sempre presente.
L’esercizio motorio misurato e alcuni esercizi di propriocezione permetteranno al cane di utilizzare, meglio l’articolazione alterata.
L’osservazione della postura, del movimento del nostro cane ci
permetterà, se siamo consapevoli di qual è il movimento normale di un cane, di evidenziare le prime fasi della fase acuta e quindi permettere di agire precocemente e quindi agire con maggior successo con la terapia.
Queste sono alcune delle possibili azioni che possiamo utilizzare per migliorare le condizioni del nostro cane.
Naturalmente questo lavoro va definito sulla base delle condizioni in cui si trova l’animale:
- il cane è sovrappeso o no è obeso oppure no
- le articolazioni colpite dall’artrosi sono una oppure più di una
- il cane fa attività sportiva oppure no
- il proprietario riesce a svolgere con costanza un’attività motoria controllata?
- la massa muscolare è sviluppata oppure no
quindi come si suole dire la “terapia” va cucita su misura come un abito sartoriale….
UN’ ULTIMA CONSIDERAZIONE...
Spero di avervi fatto capire come questa fase sia importante quanto o forse di più della fase acuta.
Permettetemi ancora una considerazione che spiega ulteriormente l’importanza di un approccio diverso….
Pensiamo all’artrosi e quindi alla degenerazione che determina come alla sabbia in una clessidra.
La sabbia scende costantemente, lenta ma costante nel tempo. Quando la sabbia, nella clessidra è passata completamente da un’estremità all’altra ecco che la paragoniamo alla fase acuta. Il tempo che dedichiamo a rallentare lo sviluppo (nell’esempio quindi il tempo che dedichiamo a rallentare la discesa della sabbia) è importante perché più rallentiamo lo sviluppo, maggiore è il tempo che passa tra una crisi acuta e l’altra e quindi minore sarà lo sviluppo della degenerazione.
Degenerazione, che come abbiamo ripetuto più volte, non possiamo bloccare e quindi il nostro obiettivo realistico è rallentare il più possibile la degenerazione dell’articolazione.
Sicuramente è molto importante quanto può fare un proprietario per il proprio cane.
Un’azione:
- cosciente perché il proprietario conosce il problema,
- costante nel tempo per contrastare la degenerazione progressiva
permette un’azione incisiva sulla riduzione di sviluppo dell’artrosi.