Piometra se la conosciamo la possiamo prevenire…
La piometra è una delle patologie più frequenti nelle cagne dopo i sei anni di età
Vediamo oggi quali sono le cause e come possiamo prevenire la possibilità che questa patologia porti a morte il nostro animale.
Iniziamo con definire che cos’è la piometra e quali sono le sue caratteristiche
La piometra è una patologia uterina che determina un accumulo di pus in utero
È una patologia tipica delle cagne sessualmente intere ed insorge sempre durante il diestro. (periodo che segue il calore).
Questa frase in realtà ci dà un sacco di informazioni: colpisce le cagne sessualmente intere, cioè le cagne a cui non sono state asportate le ovaie.
Infatti, in seguito a questo intervento, generalmente l’utero si atrofizza e quindi è veramente difficile che insorgano delle infezioni a questo apparato.
Insorge nel diestro cioè dopo la fine del calore, generalmente ma non sempre, circa dopo uno, due mesi dalla fine del calore.
Quindi, massima allerta se notate qualcosa di strano in questo periodo nelle cagne adulte.
Distinguiamo la piometra:
a cervice aperta
a cervice chiusa
Breve spiegazione: la cervice è quella componente muscolare che compone la parte terminale dell’utero.
Se la cervice è aperta il contenuto dell’utero quindi l’eventuale pus si riversa nella vagina e quindi all’esterno.
Se la cervice è chiusa il pus rimane in utero e all’aumentare del pus aumenterà il volume dell’utero.
Come si sviluppa la piometra?
Prima di iniziare, per capire lo sviluppo di questa patologia, dobbiamo definire due quadri patologici che possono colpire l’utero delle cagne adulte.
Piometra: accumulo di materiale purulento all’interno dell’utero
Iperplasia endometriale cistica: è una degenerazione dell’endometrio (parete interna dell’utero), risultato di una ripetuta stimolazione del progesterone.
Ricordiamo che il progesterone è un ormone normalmente prodotto, prevalentemente dalle ovaie, nel periodo dopo il calore.
L’iperplasia cistica comporta la presenza di cisti nella parete uterina a cui segue un aumento del liquido contenuto in utero.
Durante l’estro, in presenza di estrogeni, la cervice è aperta e quindi c’è una maggior facilità da parte dei germi presenti normalmente in vagina, di colonizzare l’utero.
La presenza di liquido in maggiori quantità stimola la proliferazione di questi germi.
Alla fine del calore viene prodotto il progesterone che determina la chiusura della cervice.
Quindi un ambiente chiuso, dove non è possibile l’eliminazione del liquido e degli eventuali batteri all’esterno.
Questi germi proliferano e determinano la produzione di pus
Curiosità: l’iperplasia endometriale cistica è una patologia comune nella cagna, meno frequente nella gatta; può interessare anche femmine di altre specie di animali da compagnia, quali il coniglio, il furetto, la cavia e il criceto.
L’iperplasia cistica non porta sempre a sviluppo di piometra, in alcuni casi il liquido che si accumula è siero-mucoso o sieroso e quindi si parla di mucometra o idrometra.
Quali sono i sintomi che possiamo individuare per sospettare la presenza di piometra?
I sintomi clinici delle cagne con piometra possono essere molto variabili e dipendono principalmente dall’eventualità che la cervice sia aperta o chiusa e dalla durata della patologia.
Nei casi con cervice aperta, il sintomo più evidente è la presenza di una perdita di materiale purulento/emorragico dalla vulva.
Generalmente le cagne affette da questa forma, soprattutto nelle fasi iniziali non presentano altri segni a livello generale. Altri sintomi, se presenti, possono includere letargia, depressione, inappetenza/anoressia, vomito, diarrea, poliuria e polidipsia.
Al contrario, le cagne con piometra a cervice chiusa presentano di solito, un risentimento generale, con marcati segni clinici di depressione, letargia, poliuria, polidipsia, vomito, diarrea e possibile distensione addominale e/o addome acuto.
Ricordiamoci che in questo caso c’è un aumento dell’utero, in alcuni casi decisamente importante.
Quali sono le possibili terapie?
In corso di piometra in base:
- al quadro clinico del paziente e
- alle esigenze del proprietario,
si può optare tra il trattamento medico e quello chirurgico.
Mi spiego meglio: il trattamento più sicuro e l’ovarioisterectomia (asportazione delle ovaie e dell’utero)
Ci sono però dei casi in cui si preferisce il trattamento medico.
Il primo è sicuramente indicato nel caso in cui l’animale è una giovane fattrice di alto valore genetico e allevatoriale, sicuramente; oppure se si tratta di un soggetto anziano, con importante risentimento sistemico o con altre patologie concomitanti e/o preesistenti (gravi cardiopatie) che renderebbero rischiosa l’induzione dell’anestesia.
Si può pensare di sfruttare il trattamento medico anche come supporto al chirurgico e quindi prima dell’intervento chirurgico quando le condizioni dell’animale non sono buone e quindi prima riporto l’animale stesso in condizioni di poter subire un intervento e poi lo opero.
Perché è preferibile l’intervento chirurgico?
La terapia non sempre funziona e in molti casi recidiva, generalmente si ripresenta dopo la fine del calore seguente.
Infatti, noi con la terapia medica, blocchiamo l’infezione.
L’alterazione dell’utero (endometrite cistica) rimane e di conseguenza quando si ripresentano le condizioni di cui abbiamo parlato prima (estro) la patologia si riforma.
Conclusioni
Nel caso decidessimo di non sterilizzare la cagna sappiamo che potrebbe andare incontro a questa patologia.
Particolare attenzione nel periodo dopo il calore
Attenzione se in questo periodo notiamo perdite di pus dalla vagina o nel caso in cui il cane inizia a mangiare di meno e a bere e urinare di più.
Portate l’animale dal veterinario in tempi brevi pena un peggioramento rapido delle condizioni dell’animale.
Assieme a lui deciderete qual è la soluzione migliore per il vostro animale