QUANDO E COME FORNIRE IL LATTE DI SOSTITUZIONE
Latte di sostituzione.
Quando decidiamo di fare la fantastica esperienza di avere una cucciolata non sempre prevediamo che le cose possano andare bene.
Uno dei problemi più frequenti è la carenza o la completa assenza di latte da parte della madre.
QUALI SONO LE CAUSE IN CUI SIAMO COSTRETTI AD UTILIZZARE IL LATTE DI SOSTITUZIONE?
Le situazioni che prevedono il ricorso al latte di sostituzione sono numerose e comprendono:
- il rifiuto dei neonati da parte della madre,
- una eventuale malattia della madre, la mancata produzione di latte
- e come più spesso accade, il ritrovamento di cuccioli abbandonati.
Come vedremo la scelta del latte di sostituzione è sicuramente molto importante in questa fase particolarmente delicata della crescita dei cuccioli.
Sappiamo che il latte della madre dei primi giorni svolge principalmente due ruoli:
- fornire degli anticorpi perché i cuccioli non hanno le capacità di produrre anticorpi autonomamente
- fornire gli elementi necessari nutritivi per la crescita dei cuccioli Da qui l’importanza:
- di fornire dei pasti molto frequenti
perché:
- i cuccioli devono crescere velocemente
- non hanno riserve da poter
utilizzare.
- Fornire un latte di sostituzione con caratteristiche il più possibile simili a quelle del latte materno.
CHE CARATTERISTICHE HA IL LATTE DI SOSTITUZIONE
Il latte per carnivori richiede attenzioni del tutto particolari: il latte di cagna presenta un elevato contenuto di proteine e lipidi (intorno al 6-7% per entrambi i nutrienti (Heinze et al., 2014)) ed un modesto tenore in lattosio (2- 3%).
Conosciamo le caratteristiche di base dell’alimentazione? Le trovate qui:
L’ABC… DELL’ALIMENTAZIONE NEL CANE – Trattamento Artrosi Cane
Infatti, le differenze genetiche e la composizione del latte si ripercuotono sulla velocità di accrescimento dei neonati.
Se nei cani il raddoppio del peso lo si ottiene normalmente in 9-10 giorni, i bovini necessitano di circa 47 giorni e gli esseri umani di 180 giorni.
QUANDO SI DA?
Agli animali nati da pochi giorni il latte andrà somministrato mediante biberon o, se necessario, mediante sondino gastrico,
facendo fare al neonato inizialmente almeno 5-6 pasti giornalieri.
Successivamente, dopo le prime due settimane, cuccioli e gattini saranno in grado di assumere il latte da una ciotola.
IN CHE QUANTITA’?
Per quanto concerne la quantità giornaliera di latte, premesso che i produttori di latte di sostituzione forniscono in
genere dosi di impiego molto precise, si stima che un cucciolo dovrebbe ricevere quotidianamente durante i primi 3
giorni di vita circa 15 kcal di energia metabolizzabile (EM) per 100 g di peso corporeo, tra il 4° ed il 6° giorno circa 20
kcal EM per 100 g di peso e, successivamente, circa 20-25 kcal EM per 100 g di peso.
È comunque consigliabile cominciare ad alimentare cuccioli e gattini con quantità di latte leggermente inferiori
rispetto a quelle previste, onde evitare episodi di aspirazione del cibo e permettere un progressivo adattamento della
microflora intestinale alla nuova dieta.
PUO’ PORTARE DEI PROBLEMI?
Un problema frequentemente associato all’impiego di latte artificiale in cuccioli e gattini è rappresentato dalla comparsa di stipsi.
In questi casi si può provare come prima cosa ad aumentare il grado di diluizione del latte e, eventualmente, a ridurre il volume
del singolo pasto, aumentando però il numero dei pasti giornalieri.
Infine, è possibile aggiungere al latte artificiale uno zucchero non digeribile ad azione osmotica, come ad esempio il lattulosio.
Da quanto detto ne deriva che, in assenza di latte materno, la sua sostituzione con latte ricostituito presenta notevoli difficoltà.
Tutto questo tenendo presente che i cuccioli, nella prima fase di vita, non hanno ancora difese immunitarie complete e che la
loro composizione corporea, specie per quanto riguarda il contenuto in acqua, li rende facilmente esposti alla disidratazione.
RUOLO DELLE PROTEINE
Abbiamo visto che la concentrazione delle proteine nel latte è alta, vediamo quindi qual è il ruolo delle proteine?
Non tutte le proteine sono digerite allo stesso modo; nella prima fase di vita i cuccioli riescono a digerire bene solo le proteine del latte, ricche di tutti gli aminoacidi essenziali per l’accrescimento.
Per questo motivo, nella formulazione del latte di sostituzione si privilegiano le proteine derivate dal latte.
COSA POSSIAMO FARE PER STIMOLARE E MANTENERE ALTA UNA RISPOSTA IMMUNITARIA?
Il sistema immunitario dei cuccioli non è ancora ben funzionante per cui si cerca di stimolarlo con vari mezzi che
aiutino a prevenire le malattie nel momento in cui le riserve trasmesse dalla madre divengono insufficienti.
Molte malattie infettive, che in passato mietevano numerose vittime, possono oggi essere evitate mediante le
vaccinazioni, che stimolano risposte immunitarie specifiche.
Tuttavia, esse si attivano appieno solo se il soggetto è in buone condizioni fisiche e correttamente alimentato.
Oggi si sa che molti nutrienti possono interferire sulle risposte immunitarie, sia quelle normali che quelle indotte da
vaccinazione e che la combinazione di tali nutrienti è in grado di amplificare le risposte.
Relativamente al sistema immunitario numerosi studi portano a considerare la vitamina E come uno dei principali
antiossidanti responsabili del mantenimento dell’integrità delle cellule immunitarie.
La vitamina E, assunta con la dieta, aiuta a mantenere un buon sistema immunitario e questo effetto viene amplificato
dalla contemporanea somministrazione di selenio.
La sua presenza nel latte per cuccioli è importante in quanto le loro riserve sono limitate.
Ci sono degli studi che dimostrano l’efficacia nel favorire l’immunità in dosi superiori a quelle necessarie a coprire i fabbisogni.
Lo zinco nei cuccioli aiuta a favorire l’immunità mediata da cellule; quindi, aiuta anch’esso a mantenere attive le difese immunitarie.
Il Selenio esercita un’azione sinergica con la vitamina E, il carotene e la vitamina C, nel favorire il buon funzionamento del sistema immunitario.
In forma inorganica è poco assorbibile e potenzialmente più tossico, mentre in forma organica, ad esempio in unione con la metionina, è più assorbibile e meno tossico se presente in dosi elevate.
CI SONO ANCHE DELLE SITUAZIONI PARTICOLARI...
Può capitare che alla nascita un neonato sia troppo piccolo e/o troppo debole per raggiungere la mammella: in questi casi lo si può aiutare favorendone il contatto con il capezzolo materno.
Talvolta, invece, il neonato è troppo debole per poppare: in questi casi è necessario somministrare una soluzione glucosata (al 5-10%) mediante sondino gastrico, per fornire all’animale l’energia che gli permetterà di alimentarsi spontaneamente.
È preferibile non impiegare acqua con zucchero da cucina: infatti, cuccioli e gattini, alla nascita, non possiedono l’enzima saccarasi che permette loro di digerire lo zucchero e l’assunzione dello stesso provocherebbe fenomeni diarroici.
Inoltre, è importante ricordare che in caso di cucciolate molto numerose, e a maggior ragione se il parto è lungo, gli ultimi nati potrebbero trovare poco colostro nelle mammelle ed essere quindi maggiormente esposti al rischio di infezioni nel corso delle prime settimane di vita.
Da qui l’attenzione a fornire il colostro a tutti i cuccioli in modo omogeneo.
Durante le prime 3 settimane di vita cuccioli e gattini si alimentano esclusivamente del latte materno.
Essendo impossibile verificare quanto latte viene assunto da ciascun animale, è importante pesare cuccioli e gattini con regolarità, per verificarne il corretto accrescimento.
A questo proposito, secondo alcuni autori un cucciolo dovrebbe aumentare il proprio peso corporeo:
- del 5-10% durante la prima settimana di vita,
- del 6% durante la seconda,
- del 4% durante la terza
- e del 3,5% durante la quarta (Kienzle et al., 1985).
- Un altro metodo di verifica dell’accrescimento proposto per i cuccioli di cane prevede che durante le prime 3-4 settimane di vita il cucciolo cresca di 2-4 grammi per ogni kg del peso previsto da adulto.
Anche durante l’alimentazione con latte di sostituzione è molto importante vedere l’incremento dei cuccioli, che sarà certamente inferiore all’alimentazione naturale.
PROCESSO DI SVEZZAMENTO
Il processo di svezzamento dei cuccioli comincia quando si procede all’inserimento di alimenti solidi nella loro dieta.
In genere, ciò avviene durante la quarta settimana di vita dell’animale, ma questo momento può essere leggermente anticipato qualora si abbia l’impressione che il latte materno non sia più sufficiente a coprire i fabbisogni di cuccioli e gattini o, ancora, in presenza di animali alimentati con latte artificiale.
L’alimento solido che viene impiegato, deve essere caratterizzato da elevata digeribilità e appetibilità e deve essere formulato in maniera tale da coprire i fabbisogni nutrizionali dell’animale.
Inoltre, la consistenza del cibo deve essere molto morbida, per cui dovranno essere impiegati alimenti umidi o, in alternativa, alimenti secchi estrusi opportunamente ammorbiditi con acqua tiepida.
COME SOMMINISTRARE L’ALIMENTO SOLIDO
Si consiglia di somministrare più pasti giornalieri e la quantità giornaliera di cibo solido dovrebbe essere inizialmente pari:
- a 5-10 g di sostanza secca (s.s.) per kg di peso corporeo
- per arrivare a 20-30 g di s.s. per kg di peso in vicinanza dello svezzamento (a 8 settimane di età).
DA TUTTO QUESTO COSA POSSIAMO CONCLUDERE:
- Se utilizziamo del latte di sostituzione è preferibile non fornire latte bovino perché presenta caratteristiche diverse dal latte canino.
- La composizione dei nutrienti presente nel latte di sostituzione è molto importante.
- Forniamo dei pasti molto spesso.
- Alcuni nutrienti hanno la capacità di stimolare e aiutare il sistema immunitario.
- Pesiamo costantemente i cuccioli per stabilire la curva di crescita.
- Anche lo svezzamento è una fase importante e va effettuata nel modo corretto.
L’articolo ti è piaciuto? Ti consiglio di leggere:
GRAVIDANZA: QUALE ALIMENTAZIONE? – Quattro Zampe in Famiglia (amiciquattrozampeinfamiglia.com)