QUESTI PERICOLOSISSIMI RATTICIDI….
Uno dei casi più frequenti in cui è importante la tempestività con cui il cane viene portato dal veterinario è l’avvelenamento da ratticidi.
In questo articolo:
- vedremo quali sono i nostri comportamenti sbagliati che predispongono i nostri animali al contatto con queste sostanze
- vedremo come queste sostanze agiscono
- vedremo quali sono i sintomi più comuni che ci possono indurre a pensare che il cane abbia ingerito queste sostanze.
I ratticidi vengono utilizzati per contenere la diffusione dei topi.
CONTATTO
COME POSSONO I NOSTRI ANIMALI VENIRE A CONTATTO CON QUESTE SOSTANZE?
- Spesso gli stessi proprietari dei cani li utilizzano a casa, in zone dove credono che il cane non riesca ad arrivare.
- Si trovano anche in zone pubbliche all’interno di contenitori che sono stati studiati per fare in modo che il cane o il gatto non riesca ad ingerirlo, ma è sufficiente che questi contenitori non siano integri e il cane riesce ad ingerire il rodenticida.
- Infine, alcuni proprietari leggono sulle istruzioni delle confezioni di questi anticoagulanti che non sono nocivi agli animali domestici e ci credono e quindi NON METTONO IN ATTO tutte le precauzioni perché il cane non ne venga a contatto…
COME AGISCONO I RATTICIDI?
I dicumarinici sono degli ANTICOAGULANTI e come dice il nome, sono delle sostanze che impediscono il processo di coagulazione.
Normalmente, in seguito, anche a piccoli traumi i piccoli vasi possono presentare delle lesioni da cui c’è uno stravaso di sangue.
Intervengono subito i processi di coagulazione creando “un tappo” che impedisce la perdita continua di sangue.
I dicumarinici impediscono questo processo.
Abbiamo visto quali sono le situazioni più ricorrenti per cui il nostro animale può venire a contatto con i ratticidi, sostanze molto dannose per i nostri amici.
Vediamo ora quali sono le conseguenze dell’ingestione di queste sostanze e cosa possiamo fare per evitare questo
L’ingestione di questa sostanza comporta una COSTANTE PERDITA DI SANGUE, spesso in piccole quantità, ma continua.
Ne consegue lo sviluppo di gravi emorragie molto spesso incompatibili con la vita se non interveniamo prontamente.
I dicumarinici sono stati modificati nel tempo allungando l’intervallo di tempo tra il momento in cui viene ingerito e quello in cui inizia il suo effetto (anche 10-15 giorni!).
Questo comporta una grossa difficoltà a collegare un determinato episodio (esempio il cane è stato in zone sospette) successo 10-15 gg prima e la sintomatologia che colpisce il cane.
Inoltre, a complicare la situazione c’è anche l’effetto di queste sostanze che perdura per un periodo lungo, in alcuni casi… anche 20 giorni.
Il proprietario dell’animale porta il cane dal veterinario che sta male, e difficilmente collega che diversi giorni prima il cane è sfuggito dal suo sguardo o che sono scomparsi delle confezioni di dicumarinici.
Il prodotto si presenta con un colore e un sapore molto invitante per i nostri animali; quindi, anche se li posizioniamo in posti che riteniamo sicuri, molto spesso li trovano e li ingeriscono.
E QUINDI?
Mai come in questo caso LA PREVENZIONE è molto importante:
- non utilizzare queste sostanze in caso o in giardino
- quando portiamo in PASSEGGIATA il nostro cane facciamo attenzione e controlliamo che non ci siano dei cartelli che indicano zona di derattizzazione.
Se individuiamo i CONTENITORI di queste sostanze, controlliamo la loro integrità e verifichiamo la possibilità che il nostro cane non abbia ingerito i ratticidi - non conosco ratticidi innocui per i nostri animali domestici anche se questo viene dichiarato nelle indicazioni, quindi PARTICOLARE ATTENZIONE.
QUALI SONO I SINTOMI?
Quali sono i sintomi che possono farci pensare ad avvelenamento da rodenticidi.
La SINTOMATOLOGIA VARIA a seconda dell’organo in cui si sviluppa l’emorragia.
Ad esempio:
- un’emorragia polmonare comporta difficoltà respiratorie, affaticamento facile.
- a livello della vescica, le urine presentano un colore scuro (presenza di sangue nelle urine)
- a livello intestinale feci scure (presenza di sangue nelle feci)
Il risultato è comunque una GRAVE ANEMIA.
Il caso più semplice è che il proprietario del cane si accorga subito che il cane ha ingerito queste sostanze, in questo caso va subito indotto il vomito, se voi non ci riuscite portatelo dal veterinario.
Nel caso in cui il proprietario non se ne accorga subito e lo porti dal veterinario quando compaiono i primi sintomi esiste un antidoto ed eventualmente, se il veterinario lo ritiene opportuno, anche la possibilità di una trasfusione di sangue.
Naturalmente perché il nostro animale abbia buone possibilità di sopravvivere va messo in terapia quando le condizioni non sono molto gravi.
CONCLUSIONI
- l’avvelenamento da dicumarinici è frequente
- il cane rischia la morte
- non esistono dicumarinici non pericolosi per i nostri animali
- se pensate che il vostro cane abbia ingerito queste sostanze portatelo dal veterinario
Abbiamo visto come i ratticidi siano velenosi se ingeriti dai nostri animali, un altro veleno altrettanto pericoloso è quello della vipera, in questo articolo spieghiamo cosa fare in caso morso da vipera